Claudio Lauretta è diventato Pino Daniele nella seconda puntata di Tale e Quale Show 2022 programma che va in onda su Rai 1 al venerdì sera con la conduzione dell’immenso Carlo Conti.
La prova era molto complessa perché si andava a interpretare una vera e propria leggenda. In un programma ironico non era molto facile portare un artista così complesso e amatissimo dal pubblico di tutto il mondo.
Piemontese di nascita Lauretta ha parlato delle sue difficoltà soprattutto a calarsi nel napoletano dialettale presente nelle canzoni di Pino. Sicuramente c’è stata tanta commozione anche perché sappiamo tutti che l’artista amatissimo è scomparso diversi anni fa. La prova è stata quella di dare onore a un artista incredibile e quindi Lauretta stavolta non ha puntato sull’ironia.
Si è dimostrato artista completo in grado di arrivare al cuore delle persone anche sotto un punto di vista diverso. Noi siamo consapevoli di trovarci di fronte a un uomo che con la sua voce sa fare davvero di tutto. Basti vedere le imitazioni fatte al volo sul palco tra cui il suo cavallo di battaglia cioè Renato Pozzetto. Vedremo alla fine della serata in che posizione di classifica si porterà con grande commozione del pubblico presente.
Non c’era spazio per le risate stasera per Claudio Lauretta che ha interpretato al meglio Pino Daniele a Tale e Quale Show 2022. Partiamo col dire che era complicatissimo interpretare un artista così importante vocalmente, ma Claudio si è meritato la standing ovation perché è stato davvero bravo e lo capiamo anche dagli occhi lucidi di Cristiano Malgioglio durante la prova.
Questi ha specificato: “La malinconia è incredibile, il testo è bellissimo davvero”. La sua voce è rotta dall’emozione consapevole di parlare di un grandissimo artista e fa i complimenti anche al testo del brano: “Mi ricorda l’appuntamento di Roberto Carlos fatto da Ornella Vanoni con Mina che l’aveva inciso prima”. Convincente, questo è il complimento principale che si fa nei confronti di questo autore straordinario.
Differente è il punto di vista di Loretta Goggi: “Non ho trovato aderenza, mancava il blues nelle note che erano staccate. Mi hai regalato una grande emozione con un pezzo meraviglioso, ma non mi hai strappato il cuore”. Giorgio Panariello la pensa come lei: “Fai i personaggi con grande rispetto come hai fatto con Renzo Arbore, è un omaggio non una parodia e si vede anche quando fai le imitazioni”.
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