Milioni di italiani dovranno fare attenzione a questa precisa data, dopodiché il rischio multa si fa sempre più alto: tutti i dettagli sulla questione
Dal 2016, su iniziativa del Governo Renzi, il canone della Rai viene riscosso mediante addebito diretto sulla bolletta elettrica. Ciò in base alla presunzione secondo cui chiunque sia intestatario di un’utenza domestica elettrica residenziale possieda anche un televisore. Dunque, milioni di italiani hanno già versato i novanta euro dovuti secondo i tempi previsti dal fornitore.
Nello specifico c’è chi ha versato nove euro mensili, da gennaio a ottobre (in presenza di fattura mensile) e chi ha corrisposto a rate da diciotto euro (fattura bimestrale). Poi c’è il caso particolare di chi possiede un televisore ma non è intestatario della bolletta elettrica. Per esempio un affittuario. In questa fattispecie, l’utente è chiamato a versare il tributo utilizzando il noto modello F24. Oppure una simile situazione può riguardare i residenti all’estero, che devono comunque pagare il canone se possiedono una televisione in Italia.
Ci sono poi quei cittadini che non ricevono fornitura elettrica dalla rete di trasmissione nazionale e che quindi non possono ricevere una bolletta comprensiva del canone. Sono gli abitanti delle isole minori (Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Isola del Giglio, Capri, Ventotene, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filicudi, Capraia…)
La procedura prevede che quando nessun componente della famiglia anagrafica tenuta al versamento del canone è titolare di un contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il pagamento del canone avvenga tramite modello F24.
Il pagamento del canone con modello F24 può avvenire in un’unica soluzione annuale, pagando il corrispettivo entro il 31 gennaio. Oppure in due pagamenti semestrali, con scadenze entro il 31 gennaio e il 31 luglio. Ancora: in quattro rate trimestrali, con scadenza 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre. Proprio la scadenza del 31 ottobre (con versamento di 23,93 euro) è quella più vicina.
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Guai a dimenticarla! Le multe previste possono essere assai spiacevoli. Così come antipatica può risultare a molti la compilazione del modulo F24. Vi serve un aiutino? Forse vi interessa conoscere i codici tributo da utilizzare… Il primo è TVRI, in caso di rinnovo del canone. Il secondo è TVNA, in caso di nuovo abbonamento. Il questo caso specifico, il canone va versato solo a partire dal mese in cui l’utente comincia a utilizzare la televisore.
L’argomento dell’F24 non deve interessare solo le categorie speciali di cui abbiamo fatto menzione. Dall’anno prossimo, infatti, il canone potrebbe essere di nuovo scollegato dalla bolletta della luce. Il tributo relativo al possesso di una televisione domestica dovrà sparire dalla bolletta elettrica a partire dal 1° gennaio 2023, come previsto dal Decreto Energia dello scorso aprile, che dà attuazione all’impegno preso dal governo con l’UE a margine dell’approvazione del PNRR.
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