Il nuovo Governo italiano è pronto a lanciare il bonus sociale, con una decisione sensazionale che è arrivata nelle ultime ore: cosa succede.
Da poco il nuovo governo di centrodestra si è insediato a Palazzo Chigi. Nonostante ciò è già tempo di decisioni, con l’esecutivo che ha preso una scelta definitiva sul bonus sociale. Ad occuparsene è il ministro Giancarlo Giorgetti: cosa cambia.
Il nuovo governo finalmente può lavorare a pieno regime. Quindi adesso il primo passo che attende il ministro Giancarlo Giorgetti nel suo nuovo incarico di titolare del Mef sarà certamente l’emanazione di un ulteriore decreto legge sulle bollette. Con molte probabilità però si inizierà a procrastinare sino ad inizio anno nuovo. Infatti ciò accadrà per salvaguardare il sistema dei crediti d’imposta previsto dal decreto Aiuti-ter per agevolare l’acquisto di energia da parte di imprese e attività commerciali.
Altrimenti questi andranno in scadenza la termine del mese di novembre. Quindi poi spetterà al Mef trovare complessivamente un totale di 5 miliardi di euro che saranno in grado di sostenere la manovra. Tra le diverse voci che circolano a riguardo c’è anche una che riguardante un rafforzamento del bonus sociale che servirà soprattutto per tutelare dal caro bollette i nuclei familiari più deboli. Il Governo ha quindi al vaglio un nuovo sistema per sostenere le nuove misure.
Bonus sociale allo studio del ministro Giorgetti: il piano
Il ministro Giancarlo Giorgetti sta quindi studiando un nuovo sistema che servirà per snellire le pratiche di riconoscimento e renderle automatiche. I contribuenti italiani con basso reddito potrebbero accedere al sostegno senza bisogno di presentare l’Isee (oggi si fa riferimento a parametri inferiori ai 12mila euro). Questo passaggio burocratico, secondo gli studi condotti dal Mef servirà ad osteggiare maggiormentelo sfruttamento del bonus da parte degli aventi diritto. Infatti gran parte di questi non sono nemmeno a conoscenza dell’aiuto e, fatto che rende ancora più evidente suddetto dato, quasi la metà delle risorse stanziate dal governo risulta ancora non sfruttata.
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A segnalare questa situazione ci ha pensato lo stesso Giorgetti in più di un’occasione, già da quando era in carica per la carica di ministro dello Sviluppo economico nel governo Draghi. L’obiettivo del nuovo governo è quindi quello di rendere automatico e scevro da meccanismi burocratici l’accesso al beneficio, anche se restano al vaglio le modalità di applicazione. Infatti al momento è ancora abbastanza complesso armonizzare le “soglie di reddito”, visto che questo è individuale a differenza del bonus invece che è un supporto destinato alle famiglie.