In queste ore Iliad ha deciso di spegnere tutto. Una scelta inaspettata che ha fatto temere tutti i clienti del gestore: cosa succederà adesso.
Una scelta di Iliad ha letteralmente scosso tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto con l’operatore transalpino. Infatti in queste ore la compagnia ha deciso di spegnere tutto. Cosa accadrà ai telefoni ed i motivi dietro allo spegnimento.
Iliad in queste ore ha lanciato un piano con azioni e impegni per ridurre il peso energetico dell’azienda e contribuire alla messa in sicurezza degli approvvigionamenti. Per compiere tutto ciò è previsto anche lo spegnimento notturno di alcune frequenze. Ovviamente bisogna chiarire che per gli utenti non ci sarà alcun tipo di problema. Si tratterà quindi solamente di un’ottimizzazione che è possibile grazie ad un’operazione mirata. Questa è frutto di un lavoro già iniziato in Francia.
Ad oggi a capo della compagnia c’è Xavier Niel che tradurrà il tutto anche in Italia. Quindi forte dell’esperienza Oltralpe, la telco va ad annunciare varie iniziative per rispondere alle esigenze di un momento reso estremamente delicato dalla crisi energetica legata alla guerra in Ucraina, con l’interruzione delle forniture di gas da parte della Russia. Tra i punti particolari troviamo anche il night switch off di alcune frequenze. DUrante gli orari notturni, quando il traffico telefonico diminuisce, le antenne metteranno in stand-by una parte delle frequenze. Ovviamente però il traffico sarà assicurato a tutti gli utenti.
Iliad, spente alcune frequenze durante la notte: garantito il traffico ai clienti
Nel piano di Iliad non c’è solamente lo spegnimento di alcune frequenze durante le ore notturne. Infatti sarà ridotto il tempo di accensione dell’illuminazione esterna e interna dei punti vendita al di fuori degli orari di apertura. Mentre le Simbox all’interno dei negozi saranno programmate per rimanere inattive durante la notte. In questo modo la stima di Iliad è di ridurre il consumo di oltre il 40 per cento. La compagnia quindi teme moltissimo i razionamenti come testimonia l’allarme lanciato da Asstel sui danni che tutto questo potrebbe portare all’infrastruttura.
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Sarebbe questa una vera e propria beffa proprio visti gli investimenti messi in campo dagli operatori delle comunicazioni elettroniche per l’efficienza energetica che si aggirano intorno ai 230 milioni di euro nel 2021 con una previsione di crescita a doppia cifra per gli anni a venire. Facendo questi investimenti il 33% delle imprese ha visto migliorare le proprie prestazioni energetiche di oltre il 20% dal 2019 ad oggi, ed un ulteriore 50% delle imprese ha dichiarato miglioramenti compresi tra il 5 ed il 10%.