In queste ore l’Inps ha deciso di ridurre i contributi per un determinato settore lavorativo. Sul sito ufficiale è spuntato il comunicato.
Nuova stangata per una determinata categoria di lavorativa. Infatti in queste ore l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha deciso di ridurre i contributi per alcuni lavoratori: con il comunicato arrivano tutti i dettagli.
In queste ore il decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali del 5 settembre 2022 ha confermato per l’anno 2022, nella misura dell’11,50%, la riduzione contributiva a favore delle imprese edili, introdotta dall’articolo 29 del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341, e successive modificazioni. Infatti l’Istituto con l’ultima circolare ha riepilogato la normativa che regola la materia e si forniscono le indicazioni operative per il godimento della riduzione contributiva. Il periodo interessato sono le paghe che vanno da gennaio 2022 a dicembre 2022.
Questi hanno diritto all’agevolazione contributiva i datori di lavoro classificati nel settore industria con i codici statistici contributivi da 11301 a 11305 e nel settore artigianato con i codici statistici contributivi da 41301 a 41305. Gli interessati fanno parte ai codici Ateco2007 da 412000 a 439909. Nel dettaglio il beneficio consiste in una riduzione sui contributi dovuti, nella misura dell’11,50%, per le assicurazioni sociali diverse da quella pensionistica e si applica ai soli operai occupati per 40 ore a settimana. Quindi non spetterà a tutti i lavoratori a tempo parziale. Allo stesso tempo l’agevolazione non trova applicazione sul contributo, pari allo 0,30% della retribuzione imponibile, previsto dall’articolo 25, quarto comma, della legge 21 dicembre 1978, n. 845, destinabile al finanziamento dei fondi interprofessionali per la formazione continua.
Inps, arriva la riduzione dei contributi: come accedere al beneficio
Sono diverse le condizioni che subordinano l’accesso al beneficio. Per prima cosa si deve essere in possesso dei requisiti di regolarità contributiva, attestata tramite il documento unico di regolarità contributiva. Ovviamente resteranno fermi gli altri obblighi di legge e il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Inoltre si dovrà rispettare il rispetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 9 ottobre 1989, n. 338, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389, in materia di retribuzione imponibile.
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Infine i datori di lavoro non dovranno avere avuto condanne passate in giudicato per la violazione della normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro nel quinquennio antecedente la data di applicazione dell’agevolazione. Inoltre si ribadisce che la riduzione contributiva non spetta per quei lavoratori per i quali sono previste specifiche agevolazioni contributive ad altro titolo, che non ammettono il cumulo con altre riduzioni. Stando al comunicato dell’Inps l’agevolazione non spetterà in presenza di contratti di solidarietà. In questi casi l’esclusione opera limitatamente ai lavoratori ai quali viene applicata la riduzione d’orario.