Alla fine il Governo Meloni ha scelto di non eliminare più il Superbonus, che in compenso però è stato modificato: tutte le novità a riguardo.
In queste ore sono spuntate le prime novità riguardanti il Superbonus, modificato dal Governo Meloni. Infatti non ci sarà più il 110%: tutte le misure al vaglio dei vertici governativi.
Stando alle ultime notizie la prossima legge di bilancio potrebbe modificare la percentuale dello stato riguardante il contributo destinato alla riqualificazione dell’edilizia. Il Governo potrebbe essere ri-allargata anche alle piccole case unifamiliari. Allo stesso tempo serviranno però delle risorse, un’impresa non facile visto che l’attenzione si concentrerà specialmente sull’energia. Quindi la premier Meloni punta a far scendere la percentuale del contributo a carico dello stato dal 110 al 100%. La maggioranza sta quindi discutendo se riaprire all’aiuto fiscale anche alle abitazioni unifamiliari, a patto che siano utilizzate come prima casa da proprietari entro una certa soglia di reddito.
Il nuovo ministro dell’Economia Giorgetti ha come priorità quello di mettere in sicurezza i conti da impatti troppo pesanti determinati dalla corsa all’incentivo, che ha già messo insieme oltre 51 miliardi di interventi ammessi a detrazione. Nell’arco di tempo che va dal 2023 al 2028 il Governo ha intenzione di metterne circa 20 in meno. Allo stesso tempo andrà evitato il contraccolpo politico da parte dei proprietari degli immobili che da sempre sono al centro dell’attenzione dei partiti al Governo. Inoltre sono ancora da stabilire le aliquote ed i limiti di reddito. Il resto delle misure dovrà farsi spazio in ciò che rimane, con Palazzo Chigi e Mef che non lo finanzieranno col deficit aggiuntivo riservato al contrasto del caro energia.
Superbonus modificato, il governo abbassa il contributo: le novità in arrivo
Il Governo italiano al momento ha anche il compito di chiarire le modalità di un eventuale nuovo intervento per rilanciare il mercato delle cessioni dei crediti. Infatti nonostante gli ultimi correttivi introdotti con il decreto aiuti-bis ci sono ancora le difficoltà legate al meccanismo della responsabilità come confermato anche dall’ultima sentenza penale della Cassazione. Questa conferma la legittimità del sequestro del credito falso anche in capo a cessionari che non hanno in alcun modo partecipato alla frode. Un assist in queste settimane è arrivato dall’Ue. Infatti l’Unione Europea ha confermato il corridoio dinamico sui prezzi del gas. Così arriveranno degli aiuti per i piccoli esercizi commerciali ed anche per le imprese medie e grandi.
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L’altra variabile da tenere in considerazione da parte del Governo sono la riscrittura della tassa una tantum sugli extraprofitti delle imprese energetica. Questa revisione deve tenere conto anche delle ultime evoluzioni Ue sugli aiuti di stato. Sempre in fatto di coperture, poi, sarà importante definire la profondità della riforma ipotizzata sul reddito di cittadinanza, con la maggioranza che punta a recuperare almeno un miliardo da destinare alla flessibilità. Infine il nuovo superbonus dovrà fare i conti con le risorse disponibili, ma per gli addetti ai lavori ha rappresentato una boccata di ossigeno dopo la pandemia.