Il babywearing esisteva anche migliaia di anni fa, i bambini dell’epoca venivano portati alla maniera moderna
Esisteva già migliaia di anni fa il babywearing, la pratica di portare il bambino addosso attraverso specifici strumenti come fasce avvolgenti e/o speciali borse che accompagnano il corpo del genitore e quello del bambino.
Non solo passeggini e altre metodologie di trasporto. Il babywearing è la pratica – come dice il nome, che dall’inglese può essere tradotto come “indossare un bambino” – di trasportare un neonato servendosi di supporti, che possano facilitare il tutto in massima sicurezza.
Senza quindi rischiare che il piccolo cada e senza dover per forza utilizzare altri metodi di trasporto. Si tratterebbe di un uso facente parte dei costumi da tantissimi anni.
Negli ultimi tempi, però, questa pratica sta prendendo sempre più piede, dopo un momentaneo stop, che vedeva seggiolini vari e passeggini a farla da padroni.
Babywearing, la pratica di moda di portare i bambini non sarebbe poi tanto recente
Il babywearing sarebbe una pratica risalente a molti anni fa, potremmo definirla una strategia naturale per non avere utensili ingombranti per il trasporto dei più piccoli ancora non in grado di camminare da soli.
A dimostrarlo è stato proprio un rinvenimento dagli scavi di Erli (in provincia di Savona) dello scorso anno. I ricercatori – di uno studio internazionale guidato dalla canadese Università di Montreal- hanno analizzato il corpo di un neonato avvolto in una specie di marsupio. Si tratterebbe dello specifico di una neonata dell’epoca mesolitica (10 mila anni fa) battezzata con il nome “Neve“.
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Il portentoso corredo della piccola è stato ora analizzato. Nello specifico, le conchiglie marine rinvenute sarebbero state la decorazione di una fascia di stoffa o pelle usata come supporto per trasportare la neonata. Quest’ultima ancora presente al momento della morte e della sepoltura.
Si ipotizza che tali marsupi fossero in grande uso tra i nostri predecessori dell’epoca preistorica. Una comodità adottata ai fini di una libera mobilità. La difficoltà per gli studiosi è quella dei tessuti (in fibra naturale vegetale o animali) che non si sono conservati. Si tratta infatti di scoperte molto rare e difficili nella ricostruzione storica, pertanto sorprendenti e affascinanti.