Alcuni commentatori hanno ipotizzato che l’erogazione del Reddito di cittadinanza terminerà del tutto il 31 dicembre 2022. Ma quali sono le reali intenzioni del Governo Meloni rispetto al Reddito di cittadinanza?
Dunque, secondo alcune voci vicine al nuovo esecutivo, la misura di sussidio agli inoccupati dovrebbe cessare di esistere nel 2023. C’è dunque estrema preoccupazione da parte dei 2,4 milioni di italiani che attualmente percepiscono il RdC.
Davvero la misura di sostegno conosciuta come Reddito di cittadinanza terminerà entro la fine di dicembre 2022? La risposta da parte del Governo è sorprendente, specie rispetto alle dichiarazioni ascoltate in più occasioni durante la campagna elettorale.
Nei giorni scorsi è infatti arrivata la prima smentita ufficiale da parte dell’esecutivo rispetto alla paventata intenzione di una cancellazione immediata della misura. Già la nuova premier Giorgia Meloni aveva lasciato intendere che, pur non essendo favorevole al RdC, non era fra le sue priorità smantellare la forma di sussidio.
La sicurezza sulla linea di Governo rispetto alla misura è giunta con l’annuncio da parte di una delle componenti più importanti del ministero del Lavoro. A parlare è stato infatti Claudio Durigon, appena nominato sottosegretario al dicastero di via Vittorio Veneto.
“Il reddito di cittadinanza non finirà il 31 dicembre di quest’anno“, ha infatti dichiarato il viceministro al Lavoro Durigon intervistato da Radio 24. Dopodiché ha lasciato ben intendere che da parte del Governo sussiste comunque la volontà di modificare il sussidio, progettando un nuovo tipo di bonus, più controllabile e mirato. A breve, dunque, nel Governo cominceranno i colloqui e i confronti con gli altri ministri e tutti i membri della coalizione. “Credo che ci sia un’unione di intenti“, ha chiosato il viceministro. Il leghista Durigon ha detto poche, semplici parole. Ma con il suo annuncio ha di sicuro rassicurato tutti quei percettori del reddito di cittadinanza convinti che la misura potesse morire entro il 31 dicembre di quest’anno.
Nessuno stop immediato al reddito di cittadinanza, quindi. Durigon lo ripete un paio di volte, per non essere frainteso. O almeno, al momento, non c’è nulla in programma in tal senso. Ma è noto che la Meloni voglia arrivare quanto prima a un inasprimento degli obblighi previsti nei confronti dei percettori al fine da ottenere una prima scrematura. Al tempo stesso il vicepremier Matteo Salvini ha proposto di togliere almeno per sei mesi il Reddito a tutti quei percettori che non hanno impedimenti fisici o strutturali nel lavorare.
La strada, almeno dal punto di vista ideologico, non cambia: nel 2023 il Governo valuterà l’andamento della misura ed eventualmente comincerà a studiare un piano concreto per effettuare una sostituzione con un’altra misura, più simile a un reddito di sussistenza. Cioè a un sussidio da estendere solo alle categorie fragili.
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Lo stesso Durigon ha fatto capire durante la sua intervista che la Lega si aspetta dei cambiamenti all’attuale forma del Reddito di cittadinanza. E questi cambiamenti strutturali verranno discussi nei prossimi giorni insieme al ministro del Lavoro, Marina Calderone.
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