L’ex presidente della FIFA, Joseph Blatter, ha commentato con evidente disappunto la scelta del Qatar come Paese ospite dell’imminente Campionato del Mondo di calcio.
A meno di due settimane dall’inizio del torneo, Blatter ha rotto il silenzio su una questione fondamentale. Ha ammesso che la scelta della FIFA, che è l’organo che governa il calcio mondiale, non è stata felice. Eppure la decisione, fra mille polemiche, fu presa proprio mentre egli era il presidente della federazione.
In tutto il mondo si è criticato e si continua a criticare il fatto che la manifestazione calcistica più importante debba svolgersi in un Paese così contraddittorio. Un emirato retto da un re che è anche capo religioso, dove non si svolgono elezioni libere, l’omosessualità è un reato e le donne sono soggette a leggi oscurantiste e limitanti.
Calcisticamente, il Qatar è una nazione che solo negli ultimi anni ha sviluppato una cultura sportiva. Quando nel 2010 la candidatura del Paese saudita è giunta sul tavolo della FIFA, la nazione non disponeva nemmeno di uno stadio adatto. Quindi gli organizzatori hanno costruito tutte le infrastrutture necessarie in fretta e furia, sfruttando il lavoro di moltissimi operai immigrati. E c’è chi denuncia la morte di migliaia di lavoratori.
FIFA, l’ex presidente Blatter sui Mondiali in Qatar
Nei giorni scorsi il quotidiano della Svizzera tedesca Tages-Anzeiger ha pubblicato una lunga intervista a Joseph Blatter, detto Sepp. Cioè all’ex presidente della FIFA, il cui mandato terminò nel 2015 a causa di accuse di corruzione e altri scandali. E a sorpresa il signor Blatter ha dichiarato: “Fu una scelta sbagliata affidare il mondiale al Qatar, e ne sono responsabile, in quanto presidente della FIFA dell’epoca“. Subito dopo, ha spiegato che il piano iniziale della federazione era quello di assegnare il Campionato del Mondo del 2018 alla Russia e quello del 2022 agli USA. “Sarebbe stato un gesto di pace se questi due oppositori politici avessero organizzato il torneo consecutivamente“.
Suona tardiva e poco giustificabile l’ammissione di colpa di Blatter. Ma in realtà l’ex presidente della FIFA non è riuscito ad accollarsi fino in fondo tutta la responsabilità. Subito dopo aver ammesso l’errore, ha voluto chiamare in causa la Francia.
Gli intervistatori, ovviamente, gli hanno chiesto come mai non aveva cercato di fermare l’assegnazione al Qatar. E quindi Blatter ha risposto di essere stato costretto a cedere per ingerenze politiche. “Una settimana prima del Congresso della FIFA. l’allora presidente della UEFA Michel Platini mi chiamò. Mi disse che il nostro piano di assegnare i Mondiali a Russia e Stati Uniti non avrebbe funzionato“.
Blatter contro Platini
Perché? L’ex numero uno della FIFA lo ha spiattellato senza nessun imbarazzo: “Platini mi disse che l’allora presidente francese Nicolas Sarkozy, in contatto con il principe ereditario del Qatar, gli aveva chiesto di fare il possibile per assegnare il torneo al Paese arabo“.
Infine Blatter ha aggiunto un particolare che suona come una tremenda denuncia: “Sei mesi dopo, il Qatar ha acquistato aerei da caccia francesi per 14,6 miliardi di dollari“. Tuttavia le dichiarazioni di Blatter sono state subito criticate sia in Francia che nel resto del mondo. Per i commentatori assomigliano più a scuse inservibili e poco lucide che a una reale ammissione di responsabilità o a una denuncia credibile. Qual è la verità?
LEGGI ANCHE: Austria costretta a cambiare la maglia della nazionale: i motivi
Resta il fatto che sia assai imbarazzante che l’ex presidente della FIFA abbia dovuto ammettere a pochi giorni dall’inizio del mondiale che organizzare il torneo in Qatar non era affatto una buona idea.