Gli abitanti della regione di Arusha, in Tanzania, sconsigliano a tutti i turisti di visitare il lago salato della Rift Valley, che secondo le loro leggende trasforma gli esseri viventi in statue di sale.
Ma davvero quelle acque possono pietrificare gli insetti, i rettili e i mammiferi? Intorno e all’interno di questo bacino d’acqua, conosciuto come Natron, si scorgono talvolta inquietanti statue di sale che riproducono creature animali e vegetali.
Il Natron è un lago altamente alcalino situato nel Gregory Rift, cioè nel ramo orientale dell’East African Rift. Ha un colore caratteristico, rosso sangue e striato di bianco, che affascina molto i turisti. Tale colore si deve ai tassi di evaporazione molto elevati che interessano queste acque.
Succede che quando l’acqua evapora durante la stagione secca, i livelli di salinità aumentino al punto da far prosperare microrganismi che si nutrono di sale. Questi organismi alofili (che includono i cianobatteri) si autoproducono, se così si può dire, il proprio nutrimento attraverso la fotosintesi, proprio come fanno le piante. Il rosso è appunto l’effetto di tale fotosintesi. Ecco perché il Natron, il lago che secondo le vecchie storie swahili trasforma gli animali in statue di sale, appare rosso nelle acque aperte e arancione nelle parti poco profonde.
Le paludi salate e le zone umide d’acqua dolce attorno ai bordi del lago ospitano una grande varietà di piante, ma pochissimi animali. L’unica specie che frequenta regolarmente la zona è quella dei fenicotteri minori. Le leggende swahili affermano che gli animali non si avvicinino al bacino del lago per paura di essere trasformati in statue di sale.
Il lago rosso sangue che trasforma gli esseri viventi in statue di sale
Gli antichi Egizi importavano da queste zone i sali del lago Natron, proprio perché stimavano questo prodotto utilissimo nelle operazioni di imbalsamazione per le sue proprietà disidratanti. Ancora oggi questo particolare minerale, che prende il nome dal lago stesso (il natron, appunto), viene utilizzato per creare una simil ammoniaca.
Ciò fa capire che le acque, con il loro pH estremamente basico, siano proibitive per la presenza animale. L’ambiente è caustico. Quindi solo poche specie di alghe, pesci estremofili e fenicotteri possono frequentare la zona. Gli abitanti del luogo raccolgono ogni tanto delle statue di sale, ovvero dei corpi cristallizzati di animali, come pesci, appunto, uccelli, rettili o mammiferi. Certe volte anche grandi, come leoni, altri felini (ghepardi), coccodrilli, bufali, scimmie o antilopi.
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Da ciò è sorta la leggenda sulle proprietà pietrificanti del bacino sugli organismi viventi. In realtà nessun animale vivo viene cristallizzato o pietrificato dal lago. Capita però che le carcasse già di animali portate nel lago da un torrente non subiscano l’effetto della decomposizione per via dell’alta presenza di sale. Ecco perché appaiono come imbalsamate e simili a statue.
Insomma: volendo lo si può visitare, e talvolta ci si può anche camminare sopra, proprio come Gesù: sulla superficie delle acque si crea una crosta di sale che permette alle persone di non affondare. Ma niente paura: pur affondandoci, non si rischia di venire pietrificati.