Attraverso i miei occhi, il film sentimentale in onda martedì 15 novembre su Canale 5, racconta la bellissima storia del golden retriever Enzo. É tratta da fatti realmente accaduti? Ecco la verità.
Torna su Canale 5 il film Attraverso i miei occhi, il cui titolo originale è The Art of Racing in the Rain. Produzione statunitense del 2019 diretta da Simon Curtis, si tratta di una commedia drammatica dalle sfaccettature sentimentali con protagonisti Milo Ventimiglia e Amanda Seyfried. Ambientata a Seattle, segue le vicende del golden retriever Enzo, doppiato nella versione italiana da Gigi Proietti.
Chiamato così in onore di Enzo Ferrari, è lui il vero protagonista di una storia di vita vissuta attraverso i suoi occhi. Il cane viene adottato quando è ancora cucciolo da Denny Swift, pilota di auto da corsa. I due diventano migliori amici e Enzo segue il suo padrone in tutte le sue gare. Le dinamiche, però, iniziano a cambiare quando un giorno Denny incontra una ragazza di cui si innamora, Eve. L’amore a prima vista porta i due a sposarsi dopo poco, mentre Eve rimane incinta della figlia Zoe.
Quando la coppia si trasferisce in una casa più grande, la famiglia sembra godere di qualche attimo di felicità, fino che la vita inizia a precipitare e il primo ad accorgersene è proprio Enzo. Un tumore al cervello condanna a morte la donna, mentre Denny rimane coinvolto in un caso giudiziario, che rischia di fargli perdere l’affidamento della figlia. Al suo fianco, sempre il fedele Enzo. Che cosa c’è di vero in questa commovente storia?
La realtà dietro la finzione: la storia vera di Attraverso i miei occhi
Attraverso i miei occhi è l’adattamento cinematografico di un romanzo di successo, L’arte di correre sotto la pioggia, pubblicato in Italia nel 2009 e scritto dall’autore statunitense Garth Stein. Sia il libro che, successivamente, il film sono liberamente ispirati proprio alla vita dello scrittore. Una storia così bella ed emozionante, infatti, ha molto di vero. Stein era un pilota di auto da corsa, fino al giorno di un tragico incidente accaduto mentre correva con la pioggia.
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La sua carriera da pilota da quel momento fu completamente compromessa e così decise di dedicarsi alla scrittura, che lo ha reso celebre proprio grazie a questo e altri romanzi. In alcune interviste Garth Stein ha confessato che il golden retriever protagonista della storia è stato ispirato al suo cane Comet, un Airedale Terrier che possedeva da piccolo.