Testa si trova costretta a ritirare dal mercato migliaia di auto, si aggiunge un nuovo problema alla lunga lista di difetti e l’accusa è soltanto per l’imprenditore miliardario: “Colpa di Elon Musk”.
Finisce ancora una volta nella bufera il magnate sudafricano Elon Musk, che negli ultimi tempi fa molto parlare di sé per la recente acquisizione di Twitter. Soltanto in queste ultime ore ha fatto il giro del mondo la notizia del licenziamento di un dipendente avvenuta proprio via social.
Ad aggiungersi alla sua lista di problemi anche i ritiri di auto dal mercato di Tesla, a causa di difetti e malfunzionamenti. Soltanto lo scorso settembre 1,1 milioni di veicoli sono stati richiamati alla società negli Stati Uniti, a causa di problemi di sicurezza rilevati sui finestrini dei veicoli Model 3, Model Y, Model S e Model X.
E ancora alcuni mesi fa sono state bloccate altre 130.000 auto a causa di problemi con il touch screen, mentre all’inizio di quest’anno 817.000 veicoli sono stati ritirati perché incapaci di rilevare le cinture di sicurezza. Una valanga di spiacevoli eventi che, a quanto pare, continuano a protrarsi nel tempo, considerando che ulteriori migliaia di auto sono rimaste coinvolte in un ritiro dal mercato per un nuovo difetto.
40.000 auto Tesla ritirate dal mercato a causa di Elon Musk: il difetto
Elon Musk ci ricasca e viene additato come unico responsabile di quanto accaduto. Ancora 40.000 auto di Tesla vengono ritirate dal mercato, questa volta a causa di un possibile difetto nel funzionamento del servosterzo. Si parla di veicoli del tipo Model S e Model X che sono stati prodotti tra il 2017 e il 2020, il cui 1% presenterebbe problemi con l’EPAS, il servosterzo elettronico. A creare particolari malfunzionamenti sarebbe stato l’aggiornamento 2022.36 del firmware, che non avrebbe avuto successo in almeno 314 veicoli.
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Le conseguenze di questi difetti sono tutt’altro che trascurabili. Con una minore potenza del servosterzo infatti, si potrebbe incorrere in un maggiore sforzo durante la sterzata quando il veicolo cammina a velocità inferiori, con conseguente rischio di incidenti. Fortunatamente, Tesla per il momento dichiara di non essere a conoscenza di decessi o lesioni dovute a questa situazione, tuttavia scarica chiaramente le responsabilità sulle decisioni di Elon Musk. Nel frattempo, i veicoli richiamati hanno ricevuto un aggiornamento che dovrebbe aver risolto, quasi interamente, il problema.