Dopo la morte del figlio Cristiano Ronaldo e Georgina Rodriguez si sono chiusi in un silenzio totale: solo oggi le prime dichiarazioni.
Cristiano Ronaldo ha sempre desiderato una famiglia numerosa. Per averla in passato ha fatto ricorso alla fecondazione assistita, ma i suoi ultimi figli sono nati dall’adorata compagna Georgina Rodriguez.
Lo scorso Aprile Georgina avrebbe dovuto dare alla luce due bambini, un maschio e una femmina. Purtroppo però, a seguito di complicazioni sulle quali non sono stati diffusi dettagli, il maschietto è nato morto.
Da allora la famiglia si è stretta intorno alla piccola nata, a cui è stato dato il nome di Bella Esmeralda. Dopo la tragedia la famiglia ha ringraziato tutti gli ammiratori per la loro vicinanza ma ha anche chiesto privacy totale per ritrovare la serenità.
A distanza di molti mesi, e in un momento difficilissimo della sua vita professionale e personale, Cristiano Ronaldo ha finalmente rilasciato un’intervista esclusiva al giornalista britannico Pierce Morgan.
Durante l’intervista ha raccontato dettagli estremamente intimi del dolore suo e della sua famiglia.
Il dolore di Cristiano Ronaldo dopo la morte del figlio: “I sei mesi più difficili”
Uno dei momenti più difficili in assoluto per Cristiano e Georgina è stato il ritorno a casa. Ronaldo ha raccontato: “I miei figli mi chiedevano ‘papà, dov’è l’altro bambino? Io e Georgina abbiamo cominciato a domandarci perché fosse successo proprio a noi.”
Alla fine le spiegazioni sono avvenute a tavola. Il calciatore ha spiegato che lui e Georgina hanno spiegato ai propri figli che il bambino è andato in paradiso ma che farà parte sempre delle loro vite. Si è trattato di una scelta estremamente pesante. “Non mento ai miei figli, dico la verità, anche se è stato un processo difficile”.
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Oggi il piccolo Angel, nato senza vita, è stato sepolto nella cappella di famiglia che Cristiano Ronaldo ha fatto costruire sotto la propria casa per ospitare le ceneri di suo padre, morto nel 2005. Le ceneri di Angel sono quindi state deposte accanto a quelle di suo nonno e Cristiano ha dovuto ammettere: “Questi appena trascorsi sono stati i sei mesi più duri della mia vita dalla morte di mio padre”
Il calciatore ha aggiunto che rivolge un pensiero al figlio Angel ogni giorno e che quella sofferenza straziante lo ha portato a essere un padre ancora più tenero e a costruire un rapporto ancora più profondo con la compagna.