In queste ore WindTre ha annunciato un aumento dei costi su tutti gli abbonamenti presenti sul mercato: perché aumenteranno i piani tariffari.
WindTre ha lasciato sotto choc i propri utenti. Infatti l’operatore arancione ha annunciato un aumento dei costi di tutti i suoi piani tariffari. Qual è il motivo dietro la clamorosa decisione.
Il primo operatore ad adeguare ufficialmente i costi all’inflazione è WindTre. Nelle scorse settimane anche la Tim aveva annunciato che probabilmente si adeguerà ai nuovi costi. Tutto ciò segue una linea coerente a quanto successo con la fatturazione a 28 giorni. Seguire i costi in aumento a causa dell’inflazione significa che se l’inflazione sale, sale anche il prezzo dell’abbonamento e il tutto senza che ciò comporti una variazione delle condizioni contrattuali. Al momento manca un comunicato ufficiale da parte di WindTre che o comunque di un chiarimento in merito, l’unica certezza è che l’aumento si applicherà sia al costo dell’abbonamento per la rete fissa che al mobile.
All’interno del contratto però al momento si può leggere: “Il Cliente prende atto ed accetta che, a partire da gennaio 2024, in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI rilevata dall’ISTAT nel mese di ottobre dell’anno precedente” – continua – “WINDTRE ha facoltà di aumentare il prezzo mensile di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari ad almeno il 5% se tale variazione è inferiore a tale percentuale“.
WindTre, aumentano il costo delle promozioni: tutti i dettagli
L’adeguamento previsto per il primo trimestre di ogni anno non costituisce modifica contrattuale ai sensi dell’art. 13 delle presenti Condizioni di Contratto e, pertanto, non attribuisce al Cliente il diritto di recedere dal Contratto senza oneri. Quindi l’importo del prezzo mensile del Servizio, così rettificato, potrà essere arrotondato per difetto al centesimo di euro più prossimo. Inoltre è inteso che se i contratti vengono firmati adesso, non ci saranno aumenti fino al 2024. L’operatore arancione ha impiegato un anno per far sì che tutti i contratti del 2023 e di questa fine anno siano già adeguati alla nuovo sistema. Inoltre gli utenti dovranno prestare attenzione alla scritta “in caso di variazione annua positiva”.
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Infatti l’aumento scatta solamente se l’inflazione aumenta, anche di pochi decimi di punto percentuale, tuttavia non è mai prevista alcuna riduzione. Esistono quindi due casi: o il prezzo rimane lo stesso se l’inflazione scende, oppure il prezzo sale se l’inflazione sale. Il valore di riferimento sarà la variazione rilevata dall’ISTAT nell’ottobre dell’anno precedente, e visto che si parte dal 2024, il riferimento sarà quello dell’ottobre del prossimo anno. E’ previsto quindi un aumento di prezzi almeno del 5%. Quindi se l’aumento dell’inflazione è del 2/3%, WindTre applicherà comunque un aumento del 5%, mentre se l’aumento è più consistente, WindTre applicherà il tasso di inflazione, arrotondandolo per difetto al centesimo di euro più prossimo. Infine l’azienda precisa inoltre che si tratta di una norma contrattuale di cui il cliente prende atto ed accetta, pertanto l’eventuale maggiorazione non costituirà variazione contrattuale. Il cliente quindi potrà chiedere il recesso senza spese.