Assegno unico 2023, chi riceverà un aumento dell’importo del 50%

Il nuovo governo di Giorgia Meloni interviene modificando l’Assegno unico, la misura a sostegno delle famiglie che prevede un aumento del 50% in alcuni casi: chi lo riceverà.

All’interno della Manovra prevista per la legge di Bilancio del 2023, Giorgia Meloni rivede anche la misura di sostegno economico destinata alle famiglie che hanno figli a carico, l’Assegno unico, calcolato fino ad ora a partire dal 7° mese di gravidanza, fino al compimento dei 21 anni, al ricorrere di determinate condizioni, e senza limiti di età per i figli disabili.

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(081.it)

Cambiano le cifre messe a disposizione, che attendono l’adeguamento all’inflazione, consentendo così ai cittadini di beneficiare di un miliardo e mezzo di euro stanziato proprio per gli aiuti destinati alla natalità e ai nuclei familiari. Si parla della possibilità di una novità in arrivo che riguarderebbe proprio una correzione del valore dell’Assegno unico, che potrebbe crescere superando perfino il 7,3%.

Ma di cosa si parla nello specifico? La premier ha chiarito che la misura di sostegno verrà aumentata del 50% nell’anno in arrivo, per la durata del primo anno di vita del bambino. Ma non solo, perché con la legge di Bilancio 2023 la maggiorazione del 50% sarà prevista anche per le famiglie con 3 o più figli, fino al terzo anno di età.

Cosa cambierà con l’Assegno unico nel 2023: aumento e condizioni

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La premier Giorgia Meloni (Foto Instagram @giorgiameloni)

Entrando nello specifico di quanto stabilito con la nuova legge di Bilancio 2023, il governo Meloni stabilisce che la maggiorazione del 50% nel caso di 3 o più figli, varrà solamente per le famiglie con Isee fino ad un tetto massimo di 40mila euro. L’importo dell’Assegno infatti, crescerà in base al diminuire del valore dell’Isee. L’assegno avrà un valore che passerà da 50 euro a 75 come quota universale per gli Isee più alti, mentre per gli Isee più bassi raggiungerà i 262,5 euro, per un totale di 3.150 euro l’anno (con un aumento di più di 1000 euro rispetto al passato).

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L’intervento che aumenterà considerevolmente gli importi dell’assegno nel primo anno di vita dei figli (o nei primi 3 anni nel caso di nuclei familiari più numerosi), si pone la finalità di incentivare le nascite, come un vero e proprio “bonus bebè”. La manovra del governo Meloni, diventa così un “investimento” che si porrà l’obiettivo di aiutare soprattutto le famiglie con dichiarazioni più basse. É “solo un inizio“, ha affermato la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella ad Avvenire.

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