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Psicologia

Ansia notturna: perché ci viene prima di dormire e come si rimedia

L’ansia notturna è una delle manifestazioni dell’ansia più frequenti. Sfocia nell’insonnia e abbassa la qualità del riposo. Come la si può gestire e come la si può “spegnere” per ricominciare a dormire in maniera soddisfacente?

sintomi dell’ansia notturna sono per lo più gli stessi che si manifestano di giorno. Vengono però aggravati dalla solitudine e anche dalla situazione di isolamento e di oscurità in cui ci troviamo quando ci mettiamo a letto per dormire.

(Canva)

Il mal di stomaco ma anche la tachicardia e il mal di testa sono tutti fattori che annunciano o accompagnano uno stato d’ansia notturna. Naturalmente, se questi sintomi si protraggono per molte ore o per molte notti saranno sempre più forti e daranno luogo anche a crampi muscolari o dolori diffusi.

Dal momento che siamo abituati a trattare i sintomi dei disturbi fisici attraverso i medicinali, una delle prime cose che ci viene in mente di fare, quando abbiamo difficoltà a dormire, è prendere tranquillanti, sonniferi o altri medicinali.

In realtà il problema in questi casi è più profondo e, per questo motivo, è necessario approcciare al malessere che deriva dall’ansia in maniera più globale.

Perché nasce e come si gestisce l’ansia notturna senza farmaci

(Canva)

L’ansia notturna si presenta normalmente in periodi di forte stress emotivo, cioè quando ci sentiamo sotto pressione da diversi punti di vista. Il carico mentale che ci accompagna durante il giorno sviluppa una sorta di “scia” anche di notte. In pratica l’ansia che ci assale di notte è spesso ansia anticipatoria: abituato a essere “sotto pressione” il nostro cervello non riesce a spegnersi.

Normalmente le persone che soffrono di ansia notturna trascorrono le prime ore della notte rigirandosi nelle coperte pensando a quello che dovranno fare l’indomani,  facendo piani e cercando di prevedere ogni problema.

Per evitare di cadere preda di questo meccanismo mentale è necessario creare dei rituali notturni che “abituino” il cervello a “spegnersi” dopo un certo orario.

Il consiglio principale è spegnere tutti i dispositivi che utilizziamo normalmente per comunicare con altre persone come ad esempio smartphone e tablet. A questo punto fare una doccia calda, bere una tisana o fare meditazione servirà a calmare i nervi e farà capire all’organismo che stiamo entrando in una fase di rilassamento.

Anche fare uno spuntino notturno è un’ottima idea perché un  po’ di dolce scatena la produzione di ossitocina, cioè l’ormone che combatte lo stress e ci dona un senso di pace.

Anche se spesso si dice di non guardare la TV prima di dormire, guardare un programma o un film rilassante prima di addormentarsi può essere un vero toccasana perché distrae la mente dai pensieri carichi di tensione e la “ipnotizza” facendola scivolare dolcemente nel sonno.

Olga L

Classe 1982, napoletana di nascita e genovese per scelta (di Genova). Nomade (anche) digitale e smart worker prima che diventasse mainstream. SEO nerd dal 2015, web content creator professionista dal 2019, caporedattore dal 2020. Problem solver per mancanza di pazienza, portatrice sana di pensiero critico, nemica giurata del “si è sempre fatto così”. Scrive di attualità, spettacolo e lifestyle, è appassionata di grafica e trova soluzioni semplici a problemi complessi!

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