Le situazioni sgradevoli sono in grado di modificare la percezione del tempo. E così, i viaggi sui mezzi affollati sembrano durare sempre più del dovuto. Un team di scienziati ha spiegato il perché.
Grazie a un esperimento condotto attraverso l’utilizzo di una simulazione VR alcuni scienziati sono riusciti a spiegare come mai l’affollamento sociale è in grado di dilatare la percezione del tempo.
Il tempo è una dimensione relativa. Passa in fretta quando si è sereni e dura un’eternità quando si è a disagio, si sta scomodi o ci si sente preoccupati. Non è un mistero. Per un ragazzino un’ora passata a giocare trascorre molto più in fretta di un’ora con la testa piegata sui libri. Ognuno ne ha fatto esperienza. E succede anche durante i viaggi. Quando si sale su un mezzo affollato, il percorso sembra sempre più lungo. Come mai? Succede che l’affollamento sociale riesce a modificare in quasi tutti i soggetti la percezione del tempo.
Alcuni ricercatori del Dipartimento di Psicologia della Cornell University hanno fatto un esperimento per dimostrare cosa succede quando si viaggia su un treno molto affollato. Dei volontari hanno indossato un visore per la realtà virtuale per essere “portati” su una carrozza di un treno virtuale. Il viaggio simulato aveva per ciascuno un durata (casuale) di sessanta, settanta od ottanta secondi. E ogni volta cambiavano anche livelli di affollamento, che erano variabili da trentacinque a centosettantacinque passeggeri.
In base a questo esperimento i ricercatori hanno rilevato diversi dati sulla frequenza cardiaca dei soggetti coinvolti. Terminato l’esperimento i partecipanti hanno giudicato la qualità dell’esperienza di viaggio. Infine tutti hanno risposto alla domanda “Quanto è durato il viaggio secondo te?”. Le risposte hanno confermato che i viaggi sui mezzi affollati sembrano sempre più lunghi.
I viaggi nei mezzi affollati sembrano durare un’eternità, ecco perché
Secondo la teoria psicologica tenuta in considerazione dei ricercatori l’affollamento sociale in un contesto virtuale valido può condurre a sentimenti negativi. E tutte le emozioni spiacevoli, nell’uomo, di solito determinano un allungamento della durata del tempo percepito.
I partecipanti all’esperimento erano tutti convinti che i viaggi affollati durassero circa il 10% in più rispetto ai viaggi meno affollati. Nella fattispecie, i viaggi spiacevoli sono sembrati il 20% più lunghi di quelli piacevoli. Da un punto di vista scientifico è possibile dire che un passeggero in più per metro quadrato in media aumenta la durata percepita di un viaggio di 1-2 minuti di circa 1,8 secondi. I viaggi sui mezzi affollati sono in pratica percepiti come interminabili in base alla loro sgradevolezza.
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Ciò rivela due fatti importanti. Il primo è la conferma del valore relativo del tempo (relativo alle emozioni, in questo caso). Il secondo è che all’uomo non piace mai rapportarsi a troppe persone in contesti scomodi o chiusi come i treni.