Alcune categorie di cittadini potranno richiedere il reddito di cittadinanza anche nel 2023: chi ha diritto a farlo?
Come ampiamente annunciato, il Governo Meloni sta lavorando a una manovra economica che prevede una profonda riforma del Reddito di Cittadinanza. Il nuovo governo punta infatti ad assicurarlo a meno persone e per un periodo di tempo più breve.
Se la Legge Bilancio dovesse passare (il Governo dovrà approvarla in via definitiva entro il 31 Dicembre 2022) anche persone che oggi percepiscono il reddito potrebbero non avere più diritto a ottenerlo.
Questo significa che si potrà fare ancora domanda per ottenere il reddito di cittadinanza nel 2023, ma il Governo accoglierà la richiesta di un numero inferiore di cittadini.
Chi perderà il Reddito di Cittadinanza nel 2023?
I cittadini che a Novembre hanno ricevuto 18 mensilità di sussidio, cioè stanno percependo il reddito da un anno e mezzo, potranno chiedere il rinnovo nel mese di dicembre 2022.
Anche le persone che a Novembre 2022 hanno percepito il reddito di cittadinanza per 36 volte, cioè per 3 anni, hanno ancora facoltà di fare domanda di rinnovo entro Dicembre 2022 presentando una nuova domanda all’INPS.
Ammesso che la situazione economica del richiedente sia rimasta identica agli anni precedenti, la domanda verrà accettata.
Ciò che cambierà davvero, se il testo di legge sarà approvato senza ulteriori modifiche entro la fine dell’anno è la durata massima di percepimento del reddito di cittadinanza.
Nel testo di legge si indica infatti che dal 2023 un cittadino potrà percepire il reddito di cittadinanza per un massimo di 8 mesi. Trascorso questo periodo, se il cittadino è abile al lavoro dovrà seguire un corso di qualificazione o riqualificazione professionale della durata di 6 mesi.
L’obiettivo del Governo è quindi inserire il più velocemente possibile nel mercato del lavoro le persone che possono effettivamente lavorare.
Una nuova regola è quella che riguarda l’accettazione delle proposte di lavoro. Se entro questi otto mesi un membro della famiglia di chi percepisce il reddito non dovesse accettare la prima proposta di lavoro che arriverà dal governo, il reddito sarà sospeso. Secondo la legge attuale è possibile rifiutare le prime due proposte di lavoro e si è costretti ad accettare la terza.
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Queste regole non varranno per tutti quei nuclei familiari in cui sono presenti minori, persone disabili o anziani con più di settant’anni.
Se nel nucleo familiare sono presenti questi “soggetti fragili”, allora il reddito di cittadinanza potrà essere percepito per tutto l’anno 2023, fino a Dicembre. Il 1° Gennaio 2024, infatti, il Reddito di Cittadinanza sarà abolito.