Il Governo italiano è pronto a dire addio anche al Bonus Cultura per i 18enni. Questa è l’ultima idea: cosa sta succedendo davvero.
In queste ore la maggioranza del centro-destra ha proposto di eliminare il Bonus Cultura previsto per tutti coloro che compiono 18 anni con un nuovo emendamento: l’ultima idea del Governo.
Tra i non maggiorenni, in questi anni, il bonus cultura è stata una delle misure maggiormente apprezzate. Infatti proprio grazie al cosiddetto 18App sono innumerevoli i concerti a cui i minorenni hanno potuto assistere gratuitamente. Ma non solo il sussidio ha avvantaggiato anche gli amanti della lettura o chi ha addirittura acquistato libri universitari a costo zero. La misura adottata da Renzi è stata quindi un vero investimento sulla cultura dei giovani, che sembra essere destinato a giungere al capolinea.
Infatti un emendamento della maggioranza, presentato da FdI, Lega e FI, prevede l’eliminazione del bonus 18enni per i per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre. All’interno dell’emendamento è previsto che al fine di garantire un sostegno agli operatori del settore dell’editoria, del libro e delle librerie, a decorrere dall’anno 2023 è istituito nello stato di previsione del Ministero della cultura un Fondo, denominato “Fondo per il libro”, con una dotazione pari a 15 milioni di euro annui. Il Fondo è ripartito annualmente, con uno o più decreti del Ministro della cultura.
Per molti l’eliminazione del bonus cultura per i 18enni è una scelta a dir poco discutibile e potrebbe essere un problema per i settori che ne hanno giovato, come quello musicale. In una nota Mario Limongelli, Presidente dei dei Produttori Musicali Indipendenti, osserva: “Non nascondiamo la nostra preoccupazione, poiché tale manovra ha permesso per diversi anni ai neo 18enni di supportare attivamente l’Industria Culturale con risultati incoraggianti. Da quando la misura è attiva, infatti, il Bonus Cultura ha generato un controvalore economico superiore a 1 miliardo di euro“. Ma l’elogio al bonus del Presidente dei Produttori Musicali Indipendenti non si conclude qui.
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Infatti sempre Limongelli ha continuato ribadendo che l’Italia ha bisogno di investire sui giovani e nella Cultura, patrimonio fondamentale che ha un’importante ricaduta sia sul tessuto sociale che economico del nostro Paese, specialmente quando nel settore mancano delle politiche innovative. Al momento l’emendamento proposto dal centro-destra è ancora in dubbio, quel che è certo però è che il Governo sembra pronto a dire addio al sussidio riservato ai giovani.
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