Il colore bianco dell’abito da sposa sembra ad oggi una tradizione imprescindibile, ma i dubbi sulla sua origine sono ancora molti: chi è stato a deciderlo e quando è accaduto?
Sarebbe difficile al giorno d’oggi, a meno che non si decida di essere una sposa controcorrente e fuori dall’ordinario, immaginare un vestito per il grande giorno che non sia di colore bianco. Naturalmente se si parla di alcuni paesi del mondo, tra cui l’Italia, in cui la tradizione dell’abito bianco è ormai un vero caposaldo della cultura dei matrimoni.
Non in tutte le culture infatti, l’abito della cerimonia è del colore più candido, anzi. In Giappone o in India ad esempio, le spose sono vestite di colori sgargianti, rossi o arancioni, simbolo di buon auspicio per la coppia. Eppure nella nostra tradizione le tonalità sognate da una futura sposa per il suo matrimonio, viaggiano tra bianchi, beige e panna chiarissimi.
In passato però, la tradizione voleva che l’abito da sposa fosse il più bello che una donna potesse permettersi, anche se di colori scuri. Perciò non era raro vedere le future mogli vestite di nero o blu, che rappresentavano purezza ed eleganza. Ma chi è stato allora a “decidere” che il colore dell’abito da sposa deve essere il bianco e, soprattutto, a quando risale questa moda?
La nascita del colore dell’abito da sposa: per quale motivo è bianco
Nonostante alcune testimonianze più lontane risalenti ad epoca medievale dimostrino che già nel 1400 alcune spose avevano osato con il colore più chiaro in occasione del loro matrimonio, una vera capostipite di questa tendenza c’è. É stata la Regina Vittoria nel 1804 a scegliere, per la sua unione con il cugino Alberto, un meraviglioso abito bianco cangiante, che destò l’interesse generale.
In breve tempo, il vestito da sposa bianco divenne una vera moda, diventando fonte di ispirazione per tantissime donne, desiderose di somigliare alla regina inglese.
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A confermare il successo di questo trend, giunse poi la rivista femminile Godey’s Lady’s Book, che affermò che il bianco era la nuance più adatta per un abito da sposa. Naturalmente, il bianco dell’abito da sposa divenne un lusso che solo le classi più abbienti potevano permettersi, essendo un colore difficile e prezioso per i tessuti.
Dopo un periodo di stop durante la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, il bianco tornò poi di gran voga nel 1956, con il matrimonio di Grace Kelly con il Principe Ranieri di Monaco.