Con la nuova legge di Bilancio cambia l’Isee 2023. Quali sono le principali novità dell’indicatore che serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari?
L’Isee serve a determinare, in modo il più possibile equo, la partecipazione dei cittadini e delle famiglie al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie.
Il pacchetto di provvedimenti relativi alla nuova legge di Bilancio messo a punto dal Governo introdurrà alcune modifiche sostanziale all’Isee 2023 tese alla semplificazione. Cambierà di fatto la disciplina sull’indicatore della situazione economica equivalente. Si parla già di un declassamento del modello Isee alla dichiarazione precompilata e di varie novità per accedere a bonus e prestazioni sociali.
Il modello Isee era stato prioritario negli ultimi anni, ma nel 2023 potrebbe essere sostituito dalla dichiarazione sostitutiva unica (DSU), così come previsto da una legge del 2017 sempre procrastinata. Finora il modello Isee classico era stato usato come unico modello utile per accedere a bonus e dichiarazioni finanziarie. Secondo le nuove disposizioni, contenute nella bozza della nuova legge di Bilancio, dal primo luglio 2023 la presentazione della DSU da parte del cittadino dovrà avvenire preferibilmente in modalità precompilata.
Fino al 31 dicembre 2022 dunque avrà ancora validità il modulo di Indicatore della situazione economica equivalente presentato all’inizio dell’anno. Ma con la legge di Bilancio del Governo Meloni si stabilisce che già dal mese di gennaio 2023 il vecchio modulo non sarà più efficace e valido. O comunque che gli sarà preferito il precompilato DSU.
Isee 2023, cosa cambia?
Il Governo pensa che la novità sull’Isee 2023 debba scattare subito. Quindi la possibilità di presentare la DSU nella modalità non precompilata ha scadenza al 31 dicembre 2022 e sarà portata avanti per un periodo transitorio di tolleranza per i primi sei mesi dell’anno al massimo.
Dunque, da luglio 2023 la DSU sarà precompilata, cioè avrà la priorità, salvo la possibilità di chiedere quella ordinaria. Stando al testo della Manovra 2023, fino al 31 dicembre 2022, resta la possibilità di presentare la DSU in modalità non precompilata. Ma le cose cambieranno del tutto la prossima estate.
I canali percorribili per ottenere la dichiarazione sono però gli stessi di sempre. Per accedere al documento Isee 2023 ci si dovrà rivolgere al Comune di appartenenza, all’ente erogatore della prestazione sociale agevolata, ai centri di assistenza fiscale, alle sedu territoriali dell’Inps o al sito internet dell’istituto.
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Infatti l’Inps ha introdotto anche un nuovo tipo di autorizzazione a procedere con il recupero dei dati obbligatori, attraverso lo SPID o identità digitale. Grazie a questa novità, ciascun componente del nucleo familiare maggiorenne avrà l’autorizzare formare a precompilazione di propri dati, usando appunto le credenziali SPID, CIE o CNS.