Dopo il Natale arriva la stagione dei saldi, e con i saldi si moltiplicano le truffe ai danni dei consumatori: i prodotti all’apparenza scontati, in realtà, sono venduti a prezzo identico, cioè attraverso pubblicità ingannevole.
Per proteggere i consumatori dalla cattiva consuetudine tutta italiana dei saldi ingannevoli (prodotti venduti al 50% che in realtà sono scontati solo al 10%) arrivano delle nuove norme anti-truffa.
Con le nuove norme si ricondurrà alla nozione di pratica ingannevole la promozione di un bene scontato solo in apparenza, ma in realtà venduto a un prezzo simile al periodo precedente a quello dei saldi. Questa novità si deve al Consiglio dei ministri del nuovo Governo che ha dato il via libera a delle nuove norme già decise dal Parlamento europeo sul tema dei saldi ingannevoli. La materia è quella del tutela dei consumatori nel caso di contratti con clausole vessatorie e condotte commerciali scorrette. Ma nella fattispecie rientrano anche i casi di concorrenza sleale o di comunicazioni commerciali non veritiere, come succede appunto con le truffe ai consumatori rispetto ai saldi.
Tali norme portano alla modifica della disciplina delle sanzioni pecuniarie amministrative. Tra le novità più interessanti ci sono appunto quelle che riguardano i saldi di fine stagione. Qualsiasi tipo di prodotto venduto in saldi dovrà essere accompagnato dal prezzo dello stesso prodotto praticato negli ultimi trenta giorni.
Le nuove norme per la tutela dei consumatori si faranno dunque notare dopo le Feste, con la stagione dei saldi. Dopo la decisione del Parlamento europeo, lo scorso 2 dicembre le norme hanno ottenuto il via libera anche in Italia con un decreto del Consiglio dei ministri. Il provvedimento cercherà quindi di bloccare tramite l’applicazione di sanzioni pecuniarie i commercianti che perpetrano truffe attraverso i saldi.
Le novità? I saldi di qualsiasi tipo di prodotto dovranno essere sempre accompagnati dal prezzo dello stesso prodotto negli ultimi trenta giorni. Quindi, tutti gli annunci di riduzione o di sconto (dal 30% al 90%) devono indicare anche il prezzo originale, in modo che non possa essere ingannato il cliente.
Sono esentati i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni e i prodotti agricoli. Le norme non interesseranno nemmeno i prodotti alimentari deperibili.
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In più, con queste nuove norme, si amplierà l’elenco delle informazioni considerate ingannevoli. Tra queste si includeranno anche le indicazioni relative alle caratteristiche dell’offerente. Saranno insomma considerate ingannevoli le proposte commerciali che mancano di chiara indicazione di annunci pubblicitari a pagamento per ottenere una classificazione migliore dei prodotti. E lo stesso avverrà con la rivendita di biglietti per eventi acquistati utilizzando strumenti automatizzati. Infine le norme puniranno l’utilizzo di recensioni del prodotto false o non autenticate.
Basteranno queste nuove norme a fermare i falsi saldi e le recensioni fasulle? Non è detto, ma di certo è importante che l’Italia abbia finalmente approvato questa direttiva “salva consumatori”.
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