La paura dell’amore è una fobia che trova le sue cause profonde nella psicologia e nella storia di una persona. Imparare a riconoscerla e a gestirla è importantissimo per migliorare la qualità della propria vita.
Per la maggior parte delle persone l’amore è la cosa più bella della vita, quella che rende le giornate degne di essere vissute. L’entusiasmo dell’innamoramento e la sicurezza di un amore maturo “riempiono” il nostro percorso personale rendendolo più leggero e allo stesso tempo più profondo.
Naturalmente però amare qualcuno significa mettersi profondamente in discussione, ma anche scendere a compromessi e accettare situazioni a cui non penseremmo nemmeno se fossimo da soli.
Proprio per questo motivo si può dire che l’amore porta con sé molta gioia ma anche molta fatica emotiva, perché ci impone di prendere coscienza di noi stessi, di superare i nostri limiti, di comprendere e accettare i difetti del partner.
Proprio a causa della possibile sofferenza legata all’amore molte persone sviluppano senza saperlo una sorta di rifiuto delle relazioni amorose e dell’amore in generale.
In cosa consiste la paura dell’amore e come si riconosce?
Pochissime persone sono consapevoli di avere paura dell’amore. Nella maggior parte dei casi, infatti, si ritiene di non essere interessati oppure di non aver incontrato la persona giusta.
Per quanto questo possa sicuramente essere vero, in alcuni casi queste “giustificazioni” sono la spia di qualcosa di diverso. Bisogna capire, infatti, se si tratta di sfortuna o di scuse.
Se una persona tende a soffermarsi solo sui difetti dei possibili partner, con un atteggiamento estremamente critico e di sufficienza, molto probabilmente ha paura di innamorarsi. Non si può approcciare alla scelta del partner con lo stesso approccio con cui gestiamo la spesa settimanale al supermercato, scartando i “prodotti scadenti”: le persone sono complesse e di ogni individuo vanno guardati assieme pregi e difetti.
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Se una persona ha grande difficoltà a creare legami profondi, anche di amicizia, è probabile che abbia una ferita emotiva non guarita che si è trasformata in una inconsapevole paura dell’amore. Questo meccanismo si innesta quando da bambini ci si è sentiti traditi o si è sofferto per un abbandono come ad esempio il divorzio dei genitori, che non è un vero abbandono, ma può essere vissuto così soprattutto dai bambini molto piccoli.
Le persone con questo vissuto traumatico nell’infanzia tendono quindi a rifiutare inconsciamente qualsiasi legame, sia quelli di amicizia sia quelli d’amore, per evitare di finire “abbandonato” di nuovo.
Se ci rendiamo conto di avere questo tipo di atteggiamento nei confronti dell’amore è quasi sempre necessario rivolgersi a uno specialista e cominciare una terapia psicologica che ci aiuti a comprendere le ragioni profonde del problema e ad affrontarle con il giusto atteggiamento mentale.