É diventata la mania del momento, l’app per fare i ritratti è usatissima, ma è una fissa che bisognerebbe farsi passare: c’è un motivo ben preciso.
É diventato in breve tempo un vero e proprio fenomeno del web: l’app per fare i ritratti sta impazzando tra milioni di utenti, ma il suo utilizzo potrebbe nascondere delle insidie. Si tratta di Lensa, la popolarissima applicazione che permette di trasformare in veri e propri ritratti gli scatti più belli.
Con cadenza periodica spunta una nuova “mania” che coinvolge all’improvviso gli utenti di tutto il mondo, che la scaricano al ritmo di milioni di download in pochissimi giorni decretandone un incredibile (seppur spesso momentaneo) successo. É quello che sta accadendo attualmente con Lensa AI, un’app sviluppata da Prisma Labs, disponibile sia per dispositivi Android, con il nome di “Lensa: Photo/Pictures Editor”, che per quelli iPhone, con quello di “Lensa AI: Photo & Video Editor”.
Si tratta della stessa casa di produzione che nel 2016 lanciò sui market l’applicazione Prisma, che trasformava in dipinti le foto. In questo caso, dietro una spinta di passaparola sui social, Lensa ha iniziato a diffondersi con lo scopo di modificare i selfie trasformandoli in vere e proprie opere d’arte grazie ad una serie di filtri (gratuiti e a pagamento). Il suo utilizzo però, nasconde dei seri pericoli.
Con un guadagno di oltre 8 milioni di dollari, si calcola che Lensa AI sia stata scaricata 4 milioni di volte in pochissimi giorni. Nonostante questo però, si tratta di un’app molto rischiosa, soprattutto per donne e bambini. I pericoli, come spesso accade quando si parla di applicazioni di questo genere, riguardano la privacy.
L’app infatti, si basa sul caricamento di foto personali del proprio viso, che poi viene modificato attraverso i filtri e scaricato. Ma dove vanno a finire questi selfie? É proprio questo il problema.
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Le immagini di un volto sono altamente sensibili considerando che si tratta di parametri biometrici utilizzabili per sbloccare dispositivi o per ulteriori fini. Lensa infatti, è diventata oggetto di grandissime critiche, a causa dei termini e condizioni di utilizzo dell’app.
Come accaduto per altre applicazioni simili come FaceApp o ReFace, infatti, in queste dichiarazioni compaiono diciture poco chiare in cui viene promesso un rispetto della privacy per poi affermare che l’azienda si prende il possesso di tutti i diritti delle foto caricate dall’utente. In poche parole, i contenuti personali possono essere utilizzati a qualunque scopo, dal marketing ad altro. Ecco per quale motivo è bene farsi passare in fretta questa mania.
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