Il nuovo capo supremo di Twitter, Elon Musk, crede di poter rilanciare il social appena comperato (o di guadagnarci qualcosa) con l’introduzione di Twitter Blue. Di cosa si tratta?
Twitter Blue è un servizio in abbonamento che offre agli utenti le famose spunte blu, ovvero dei bollini di certificazione da associare al nome del loro profilo, insieme con altre funzioni aggiuntive, che potrebbero far gola a molti iscritti.
Per esempio, la certificazione blu dà la possibilità di personalizzare la propria pagina Twitter a livello estetico. Rende finalmente possibile modificare i propri tweet più volte entro mezz’ora dalla pubblicazione. E offre anche una funzione aggiuntiva per caricare video più lunghi.
In passato sul social le spunte blu erano associate solo ad alcuni profili di utenti “verificati”, appartenenti a personaggi noti, personalità politiche, culturali, sportive o del mondo dello spettacolo, ma anche a twitstar ormai familiari al popolo dell’uccellino cinguettante.
Dal 10 dicembre scorso, dopo l’avvento di Elon Musk, il social ha annunciato una sostanziale modifica nel funzionamento della spunta di verifica. Ora tutti possono ottenere una spunta blu, tramite il servizio in abbonamento, cioè a pagamento, di Twitter Blue. Gli account che in passato erano già associati alla spunta blu potranno mantenerla anche senza abbonarsi, ma saranno etichettati come profili verificati “secondo i criteri precedenti”.
Oltre alle spunte blu sono poi apparse le spunte dorate e grigie. Le spunte color oro servono per segnalare l’account ufficiale di un’azienda. Quelle grigie saranno associate agli account governativi. Intanto Musk ha annunciato che le nuove spunte blu, quelle a pagamento, avranno anche le funzioni di “silenziamento” e “blocco”. Musk ha annunciato su Twitter che la piattaforma “inizierà a incorporare segnali muti e bloccati da Blue Verified (non Legacy Blue) come voti negativi“.
Twitter Blue: di cosa si tratta?
Il social network crede di poter recuperare iscritti con il suo nuovo servizio in abbonamento. Possedere una spunta blu dovrebbe infatti permettere agli utenti più visibilità, maggiori funzionalità e una twit-list senza pubblicità.
Dopo una pausa di un paio di settimane, dovuta al fatto che alcuni utenti comperavano spunte blu per account falsi o satirici, la scorsa settimana, Musk ha di fatto ripreso a “vendere” la sua offerta premium Twitter Blue. Il servizio, che offre agli utenti un badge di verifica blu con i loro nomi, potrebbe ottenere paradossalmente una buona risposta da parte degli iscritti.
Per usufruire del servizio blu di Twitter, gli utenti devono pagare 8 dollari al mese. Il servizio premium costa invece 11 dollari. In questo modo gli iscritti otterranno il famoso badge blu accanto alle immagini del profilo e potranno modificare i tweet. Vedranno poi la metà delle pubblicità rispetto agli utenti normali.
Il servizio, al momento, è disponibile solo in alcuni Paesi: Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito. Ma presto Twitter Blue arriverà anche in Italia. Per iscriversi al servizio basterà verificare il numero di telefono collegato al proprio account e permettere all’azienda un controllo (per capire se il profilo è idoneo). Poi bisogna pagare, 8 o 11 dollari.
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Da quando Musk ha comperato il sito di microblogging, molti utenti sono migrati altrove, per esempio su Mastodon. Ora però il social sta riacquistando iscritti, soprattutto negli USA. Merito di Twitter Blue?
Twitter will start incorporating mute & block signals from Blue Verified (not Legacy Blue) as downvotes
— Elon Musk (@elonmusk) December 17, 2022