Spunta una grande novità riguardante l’assegno unico 2023. Infatti alcune famiglie non dovranno presentare domanda: quali sono.
Sono tantissime le novità in arrivo dal 2023 riguardanti l’Assegno Unico. Infatti esistono alcune famiglie che non dovranno presentare domande: tutti i dettagli nell’ultimo comunicato dell’Inps.
Una nuova circolare dell’Inps ha stabilito che il rinnovo d’ufficio dell’Assegno Unico 2023 viene attivato per coloro che, nel corso del periodo gennaio 2022–febbraio 2023, abbiano presentato una domanda di assegno per i figli a carico. L’Inps ha fatto sapere tutti i dettagli con il comunicato del 15 dicembre 2022. La domanda avanzata nel periodo dell’anno stabilito non deve essere stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente. Mentre invece tutti coloro che non hanno mai fatto uso della prestazione oppure non ha una domanda in corso di validità antecedente al 28 febbraio 2023 potranno presentarla secondo la modalità consueta.
Nella circolare si legge che in alcune circostanze diventa necessario modificare la domanda di Assegno presentata in un primo momento. Mentre invece in altri casi è necessario anche presentare una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) aggiornata. Tra gli eventi che prevedono modifiche troviamo la nascita di figli, la variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio, le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni).
Assegno Unico 2023, tutte le novità in arrivo: la circolare dell’Inps
Sempre secondo la circolare dell’Inps la variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021, variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore. Inoltre sempre l’Istituto ha ricordato che la domanda per l’assegno unico può essere trasmessa attraverso diversi canali. Infatti basterà accedere con le credenziali Spid (almeno di livello 2), CIE o CNS. Inoltre è possibile utilizzare l’App INPS Mobile oppure i servizi del contact center e degli istituti di patronato.
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In entrambi i casi chi richiede l’assegno dovrà presentare la nuova Dsu per l’anno 2023. Così facendo è possibile beneficiare ell’importo completo, come previsto dalla normativa. Infine l’Isee in corso di validità al 31 dicembre 2022 potrà essere utilizzato per determinare gli importi dell’assegno per le mensilità di gennaio e febbraio 2023. In assenza di nuova Dsu sarà erogato con l’importo minimo.