Stasera 24 dicembre andrà in onda su Rai 1 in prima serata il film Io sono Babbo Natale, l’ultimo lavoro di Gigi Proietti. L’attore è scomparso a ottant’anni, due anni fa, dopo averlo girato. Ma com’è morto Gigi Proietti?
A pochi giorni dalla morte, il medico personale dell’amatissimo Gigi Proietti discusse in pubblico delle cause che avevano portato l’attore alla morte.
Negli ultimi anni della sua vita l’attore aveva cominciato a soffrire di una grave patologia cardiaca. Ciononostante aveva continuato a lavorare. Nella stagione 2019-2020 era apparso come narratore e ospite in Ulisse – Il piacere della scoperta, il programma di Alberto Angela. Sempre nel 2019 aveva condotto in diretta su Rai 1 l’evento inaugurale di Matera capitale europea della cultura. Aveva poi girato Pinocchio di Matteo Garrone, in cui interpretava Mangiafuoco. Due anni dopo la sua morte è uscito postumo il suo ultimo film: Io sono Babbo Natale di Edoardo Falcone. Il film che sarà trasmesso stasera su Rai 1.
Fabrizio Lucherini, medico radiologo di Villa Margherita, la clinica dove l’attore era ricoverato da molti giorni prima del decesso ha spiegato che Gigi Proietti è morto a causa di alcune complicazioni cardiache. Il medico ha anche raccontato alcuni commoventi aneddoti sulle ultime ore dell’attore.
Quando Lucherini gli fece una delle ultime TAC, pochi giorni prima di morire, Gigi Proietti ironizzava sulle sue condizioni. “Mi disse: ‘Come vado? Je la faccio?’. Non l’ho mai percepito ansioso e preoccupato. Era lui, è sempre stato lui“, ha dichiarato il medico all’Adnkronos.
Nel corso della stessa intervista Lucherini ha confermato che le condizioni di salute di Proietti erano molto gravi. Era cardiopatico da anni, ed è stato accolto a Villa Margherita, a Roma, in una situazione di estrema precarietà di salute. “Anche diversi anni fa, per motivi analoghi, aveva avuto un ricovero, ma questa volta era diverso“.
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Proietti aveva subito diverse operazioni chirurgiche. L’ultima all’aorta. “Il problema di un cuore che non funziona bene crea uno scompenso su tutto il resto, dando il via a patologie multiorgano. Negli ultimi giorni si è aggravato moltissimo. Gli ho fatto la TAC che era ancora lucido, ma c’erano davvero troppe complicanze… Abbiamo perso forse il più grande attore di tutti i tempi, io una folla come quella di questa mattina qui in clinica non l’ho mai vista per nessuno“.
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