Uno dei problemi più urgenti del globo concerne l’indisponibilità di acqua dolce e potabile. Desertificazione, siccità e inquinamento stanno privando di fonti d’acqua moltissime zone della Terra. La soluzione potrebbe giungere attraverso una rivoluzione tecnologica che promette acqua dolce illimitata.
Sfruttare il vapore acqueo che si leva costantemente sopra gli oceani. Ecco l’idea da cui alcuni ricercatori dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign si sono mossi per immaginare una scorta quasi infinita o illimitata di acqua dolce per il futuro prossimo.
La questione è quella di trovare al più presto attraverso un espediente tecnologico un metodo a basso impatto ambientale per aumentare la fornitura di acqua dolce, dato che la conservazione e il riciclo continuo delle acque disponibili non sono fenomeni sostenibili per il fabbisogno umano. Ecco perché l’ingegnere civile e ambientale Praveen Kumar dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign ha studiato a lungo un nuovo sistema attraverso cui immaginare e poi realizzare un nuovo metodo d’intervento a impazzo quasi zero.
Il progetto punta a costruire una struttura di 210 metri di larghezza per 100 metri di altezza che possa imitare il ciclo naturale dell’acqua: si tratta dunque di trasportare, condensare e raccogliere l’H20 sfruttando l’aria umida che si alza dagli oceani. L’aria umida dovrebbe essere raccolta appena si leva dalla superficie dell’oceano e trasportata fino alla riva vicina. Qui, il dottor Kumar immagina la sistemazione di sistemi di raffreddamento capaci di condensare il vapore acqueo in un liquido.
Per alimentare questi sistemi i ricercatori americani hanno pensato a una centrale sostenibile alimentata da energia eolica e solare. Il loro progetto mira a dar vita alla centrale più economica mai inaugurata. E secondo i loro calcoli uno solo di questi impianti potrebbe potenzialmente soddisfare il fabbisogno medio giornaliero di acqua potabile di circa mezzo milione di persone.
“Le proiezioni climatiche mostrano che il flusso di vapore oceanico aumenterà nel tempo, fornendo ancora più acqua dolce“, ha spiegato il responsabile del progetto. “Quindi, l’idea che stiamo proponendo sarà realizzabile. Un approccio tanto necessario ed efficace per l’adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare per le popolazioni vulnerabili che vivono nelle regioni aride e semi-aride del mondo.” Ecco dunque un modo particolarmente ingegnoso per sfruttare il riscaldamento globale e rendere produttivo un fenomeno di per sé grave con il surriscaldamento delle acque.
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Il vapore acqueo potrebbe davvero diventare una fonte sicura e sostenibile di acqua dolce? Per capirlo sarà necessario un investimento sotto forma di nuove infrastrutture in grado di raccogliere il vapore acqueo oceanico secondo il progetto ideato dai ricercatori americani. Il progetto sostenibile potrebbe inizialmente garantire acqua laddove le forniture sono scarse.
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